E guai a chi si azzarda a dire che non si dice "del" ma "di".
"Il Barolo è la nona sinfonia del Beethoven" così dice Giacomo Oddero e non ci penso nemmeno lontanamente a contraddirlo, anzi.
La nona sinfonia del Beethoven è, e qui cito testualmente Wikipedia, una delle opere più note ed eseguite di tutto il repertorio classico, ed è considerata uno dei massimi capolavori di Beethoven, se non la più grandiosa composizione musicale mai scritta .
Musica e vino. Vino e musica.
Possiamo parlare o scrivere di vino e possiamo parlare o scrivere di musica, ma se non lo beviamo o se non la ascoltiamo, niente in noi si muove.
Viceversa, tutto succede.
Le emozioni che il vino ci regala in bocca sono quelle che la musica ci regala tramite le orecchie.
Un buon bicchiere di vino, una bella musica di sottofondo e una buona compagnia. Serve altro?
O per dirla alla Giorgione Clooney "What else?"
Un buon Barolo, la nona del Beethoven e la persona amata. Esiste qualcosa di simile?
Si chiama paradiso.
A entrambi possiamo tranquillamente accostare i termini "complesso" ed "armonioso".
Entrambi suscitano gioia, felicità.
Insieme si compenetrano, si potenziano e si fondono come nel migliore dei blend.
E che sia giudicato pure blasfemo per aver pronunciato la parola "blend" parlando di nebbiolo in terra di Langhe!
Passi pure che per il video, ho usato un arrangiamento de l'Inverno di Vivaldi (motivi di copyright), pentagramma, semibiscroma, pausa, ritmo, vibrato, bemolle quanti termini nel mondo della musica, ma le note, si, le note in fondo, quante sono?
7 note che compongono qualsiasi sinfonia o musica mai composta su questa terra.
7 Barolo che produce Oddero, ognuno da una vigna diversa.
7 Cru ognuno diverso.
Ognuno con il suo timbro, la sua tonalità, la sua personalità.
Ognuno da assaggiare, degustare, bere.
Ognuno che sa emozionare a suo modo.
Ognuno che serve a comporre la sinfonia della cantina Oddero.
Oddero, la nona sinfonia del Barolo.
